venerdì 10 novembre 2017

Laura Lattuada al San Babila "Torno a casa"


Laura Lattuada ritorna al Teatro San Babila, in cui si è esibita molte volte, e debutta con una commedia di Diego Fabbri, Il seduttore. Dopo anni di televisione, cinema e spettacoli teatrali con grandi attori e registi, come Gigi Proietti, Gabriele Lavia, lavora in perfetta sintonia con le sue due colleghe, Isabel Russinova e Agnese Nano, vittime del “seduttore” Roberto Alpi, diretti da Alessio Pizzech. 

“Quando il regista Alessio Pizzech – racconta - mi ha proposto un testo di Diego Fabbri, autore che  è tanto che non viene rappresentato, dopo aver letto la commedia, ho subito accettato perché il  mio personaggio mi è piaciuto, se non mi fosse piaciuto non avrei accettato, anche se sono in lotta continua, anche durante le prove, con l’autore che ha creato il personaggio del seduttore: un uomo che illude tre donne, tenendole legate a sé, mi indigna, fa emergere la mia componente sarda, e mi ribello! Come donna non accetto infatti tale condizione della donna: il protagonista ammette infatti candidamente che l’amore non può essere trovato in una sola donna. Ne scaturisce così una battaglia continua fra me e l’autore e io lo odio perché su questo testo ha una visione della donna faticosa da conquistare e da rendere come attrice perché le donne vengono considerate dal punto di vista dell’uomo che ritiene che l’amore non possa essere unico e le tre del testo donne sanno che ci sono le altre, così l’amore si sviluppa su tre livelli.


 


Mi trovo molto bene a lavorare con le mie colleghe: conosco Isabel da 20 anni, abbiamo recitato insieme in Uscirò dalla tua vita in taxi, con Giancarlo Zanetti, a Roma abitiamo vicine, mentre non conoscevo Agnese, ma mi sono trovata subito bene con lei, è una donna dalla grande sensibilità, e tutte tre siamo accomunate dal fatto di amare fare teatro di qualità: scegliamo il testo non tenendo conto del successo commerciale del prodotto, ma guardiamo alla sostanza. Oggi infatti lavorare in teatro è difficile, la maggior parte delle compagnie si compone cercando un nome di richiamo, un nome popolare da mettere in evidenza sulla locandina, non cercando un bravo attore o scegliendo un testo interessante; si pensi che invece all’estero gli spettacoli sono messi sul giornale con il titolo, l’autore e il regista e il nome degli attori non compare neppure. Anche la televisione in Italia oggi non dimostra interesse per il teatro, io ho fatto tanta tv in passato, per esempio con Luciano Rispoli, ma oggi non potrei più, questa televisione non fa per me. Oggi, quando mi invitano a qualche programma televisivo, è solo per parlare di affari miei personali e non di Diego Fabbri, quindi mi tengo lontana dai programmi televisivi!

Sono felice di lavorare in teatro e di esibirmi al San Babila: per me è come tornare a casa, sono stata qui tante volte, e, quando arrivo a Milano che adoro ed entro al San Babila, provo la sensazione, la gioia  e l’emozione, di quando si torna nei posti in cui si è stati in vacanza da bambini.”

Guardate il video la mia Milano

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