Dal 17 al 22 gennaio al Teatro San Babila di Milano Ettore
Bassi, Edy Angelillo, Eleonora Ivone, Giorgio Borghetti sono i protagonisti di L’amore
migliora la vita, testo e regia di Angelo Longoni.
Ettore Bassi, attore di cinema, televisione e teatro racconta come è nato L’amore migliora la vita da un’idea di Angelo Longoni: “Longoni voleva parlare dell’ipocrisia contrariamente a quanto si voglia immaginare infatti il tema principale dello spettacolo non è l’omosessualità che diviene il pretesto per denunciare come oggi siamo presi da un perbenismo piccolo borghese finalizzato a mantenere inalterato il decoro personale di fronte agli altri. Due coppie di genitori infatti parlano dei figli omosessuali, senza chiedersi come mai non sono mai stati in grado di ascoltare i loro figli durante la loro crescita emotiva. I genitori si preoccupano solo delle conseguenze del fatto che i due ragazzi, diventati da poco maggiorenni, vogliano ora vivere apertamente il loro amore.
L’unico è proprio il mio personaggio, Franco, che è portatore del pensiero dell’autore e mette in scena il suo pensiero, anche se attraverso l’escamotage della scrittura scenica Longoni lo fa apparire antipatico, burbero, cinico, irruento: utilizza infatti un forte sarcasmo nel constatare come gli altri tre genitori non vedano la sostanza della situazione ma si preoccupino solo di salvare le apparenze. Un testo quindi che farà riflettere gli spettatori.”
Ettore Bassi spiega come cambia il modo di recitare a
seconda del mezzo che si utilizza quando si recita in teatro rispetto a quando
si recita in televisione o al cinema: “ sono aspetti diversi di un’unica medaglia:
a teatro si vive con il corpo in modo diverso, infatti si prova una tensione più fisica, più diretta, la voce deve essere più possente perché deve
arrivare fino alle ultime file, mentre, quando si recita davanti a una macchina
da presa, bisogna prestare attenzione a ogni singola espressione, infatti sullo
schermo cinematografico, per esempio, gli occhi appaiono come in una
gigantografia, quindi bisogna mostrare una emozione che li percorra. In teatro
devi fare apparire le emozioni con il movimento di tutto il corpo e con l’espressività
della voce. Ora sono molto eccitato di recitare davanti al pubblico del Teatro
San Babila di Milano, un pubblico molto ricettivo, molto attento e sensibile.”
Ettore Bassi ha interpretato molti personaggi e deve
la sua popolarità a Carabinieri ma
confida: “ho amato molto il personaggio di San Francesco in Francesco e Chiara, è stata una esperienza
profonda, inoltre ho costruito totalmente il mio personaggio nel film Giuseppe Moscati - L'amore che guarisce,
al fianco di Giuseppe Fiorello. Uno che avrei voluto avesse maggior risonanza è
stato il pediatra, tenero e romantico, di Nati
ieri, una serie tv, del 2007/2008: per prepararmi a tale ruolo ho svolto un
tirocinio in ospedale, ho assistito, in incognita, ad alcuni parti, mi sono
preso cura dei neonati e ho fatto i turni di notte in ospedale. Ora sarò un
magistrato in La porta rossa, che andrà
in onda a fine febbraio sulla Rai, ed è la prima serie paranormale della tv nazionale,
con un fantasma che indaga sulla propria morte e una ragazzina con poteri
mediatici. La porta rossa è una di
quelle serie che si potrebbero vedere all’estero, non sono esterofilo, ma
attualmente il livello della fiction è più alto e i paesi stranieri ci stanno
insegnando come girare le fiction. Spero quindi sia seguita subito dalla prima
puntata, ma intanto vi aspetto a teatro.” Ar.C.
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